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come pulire pavimento resina

Come pulire un pavimento in resina

La resina è uno dei materiali più utilizzati per la fabbricazione dei pavimenti delle strutture moderne. Infatti, sempre più persone decidono di attrezzare la propria casa (o il proprio ufficio) con dei pavimenti in resina. Ma per quale motivo? Il segreto è da ricercare nelle sue numerose caratteristiche. La resina è un materiale in grado di far collimare perfettamente il lato estetico con quello funzionale. Innanzitutto viene impiegato sempre con maggiore frequenza poiché, grazie alla sue proprietà chimiche e fisiche, risulta essere molto resistente all’usura; inoltre, i pavimenti di resina sono idrorepellenti e, di conseguenza, perfettamente in linea con i canoni igienici. Il costo di questo tipo di pavimentazione è molto contenuto e, per questa ragione, è possibile dare un tocco diverso al proprio ambiente andando a sostituirlo con una certa frequenza. Ma come avviene la pulizia di una superficie in resina? Quali regole devono essere applicate? Per rispondere in modo esaustivo a queste domande, abbiamo redatto una chiara e semplice guida, analizzando tutte le informazioni più rilevanti su questo tema.

Pulire i pavimenti in resina può essere semplice

I pavimenti in resina sono tipicamente definiti da una struttura monolitica che, di fatto, ne facilita enormemente il processo di pulizia e disinfezione. La totale assenza di fughe, responsabili dell’accumulo di residui di sporco e di polvere, rende il lavaggio delle superfici in resina molto più semplice. Questa preziosa caratteristica conferisce a questo materiale una praticità unica; ecco, quindi, spiegato il motivo per cui, negli ospedali, ad esempio, vi si trova molto spesso una pavimentazione in resina. La resina, inoltre, grazie alla sua idrorepellenza, non da problemi di assorbimento e può resistere alla presenza di grandi quantità di liquidi. Tuttavia, essendo le superfici resinose lisce, qualche piccolo problema può sorgere; infatti, è abbastanza facile intuire che, strutture di questo tipo, possono danneggiarsi più facilmente e presentare delle piccole lesioni o inestetismi dovuti ai vari attriti.

Come mantenere lo splendore del pavimento in resina

Come anticipato in precedenza, la tipica levigatezza delle superfici resinose può comportare la comparsa di alcuni inestetismi che, alla lunga, possono essere confusi per macchie o aloni di sporco. Queste piccole lesioni, però, con le giuste misure possono essere contenute e contrastate. Ad esempio, una precauzione sempre efficace è la presenza di uno zerbino all’ingresso dell’ambiente. Pulendo con energia le suole delle scarpe, possono essere rimossi gli eventuali sassolini o residui che, generando attrito con il suolo, intaccano la superficie liscia del pavimento in resina. Un’altra indicazione utile può essere quella di evitare di spostare mobili pesanti. In linea di massima, ricordando che è proprio l’attrito a danneggiare la superficie, è sempre meglio evitare o minimizzare le occasioni in cui esso può presentarsi. Ma nella pratica, cosa si può fare per mantenere uno stato di salute ottimale del pavimento resinoso? Una corretta pulizia ordinaria, affiancata ad un’efficiente pulizia straordinaria, può sicuramente essere l’arma principale per combattere il decadimento fisiologico della struttura.

Come effettuare correttamente la pulizia ordinaria

Entriamo nel dettaglio e cerchiamo di descrivere come pulire il pavimento in resina nel modo giusto. Nonostante si parli di un materiale pratico e comodo, è comunque corretto non sottovalutare le operazioni di pulizia poiché, con i giusti accorgimenti, è possibile preservarne lo status di salute ed integrità. Innanzitutto bisognerà munirsi di detergenti specifici per questo tipo di pavimento e, prima di utilizzarli, leggere attentamente le istruzioni suggerite dai vari produttori. In alternativa ci si può rivolgere ai rivenditori di fiducia a cui, descrivendo la propria situazione, è possibile chiedere dei consigli. La prima pulizia, solitamente, si effettua su una porzione ridotta del pavimento; questo metodo consentirà di acquisire confidenza con i prodotti da utilizzare e di affinare al meglio la tecnica di lavaggio.

Oltre ai detergenti, è necessario munirsi di un panno morbido come, ad esempio, quelli in microfibra. Il tessuto di questi panni va a rimuovere minuziosamente le incrostazioni e i residui di polvere senza, però, esercitare attriti vigorosi sulla superficie resinosa. Per questo motivo, quindi, è sempre meglio evitare l’uso di panni o di attrezzi abrasivi che, con la loro azione pulente, possono provocare l’insorgenza di lesioni ed inestetismi. I detergenti ideali per i pavimenti in resina sono quelli poco aggressivi (non acidi e che non producono molta schiuma); considerando che questo materiale non assorbe liquidi ed eventuali macchie, sarebbe poco utile servirsi di prodotti più reattivi, in quanto è sufficiente provvedere al lavaggio solo la superficie esterna. La pulizia di una superficie in resina non è, nella sostanza, troppo differente da quella di un qualsiasi pavimento. Le operazioni che devono essere eseguite sono:

  • rimuovere la polvere o altri accumuli di sporco provvedendo o a spazzare con una scopa con setole morbide oppure con l’aspirapolvere. Questa fase è fondamentale poiché, eliminando questi depositi, si va a ridurre l’attrito sulla superficie resinosa;
  • procedere al lavaggio con acqua e detergente. La pulizia deve riguardare tutta la superficie, facendo attenzione a non dimenticare gli angoli, anche se più difficili da raggiungere. Come anticipato prima, è necessario servirsi dei prodotti e dei panni più idonei, assicurando al pavimento un trattamento ideale;
  • terminata la fase di lavaggio, è necessario lasciar asciugare il pavimento in resina. Per completare questa operazione, risparmiando tempo, è possibile usare dei panni in microfibra;
  • per proteggere e per dare maggiore lucentezza al pavimento si possono utilizzare delle cere apposite.

Come effettuare correttamente la pulizia straordinaria

La pulizia straordinaria può essere effettuata solo in seguito a quella ordinaria. Ma nella pratica, in cosa consiste la pulizia straordinaria? Sostanzialmente, con questa denominazione, intendiamo quel trattamento che ha come obiettivo quello proteggere e di lucidare il pavimento. Tale operazione dovrebbe essere eseguita ogni 2-3 settimane, servendosi di cere e prodotti idonei (per gli stessi motivi elencati in precedenza). La cera è particolarmente utile per quei pavimenti resinosi che, per varie vicissitudini, subiscono maggiore stress ”pedonale” e che quindi possono presentare più facilmente degli inestetismi. Servendosi di un panno morbido e asciutto e di uno spandicera, sarà sufficiente distribuire uniformemente la sostanza per tutta l’estensione del pavimento. Piccola accortezza: è sempre meglio non esagerare con il quantitativo di cera da distribuire. Per restituire vivacità e lucentezza al pavimento in resina è possibile servirsi di prodotti specifici (magari sempre seguendo i consigli del rivenditore) che, mediante l’uso di una spazzola di saggina, possono trattare efficacemente le zone più usurate.

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